Una storia che viaggia dal 1976
Un sodalizio splendidamente affermato, grazie all’organizzazione di oltre 200 manifestazioni, scaturite da un impegno costante dei soci.
Tutto ha inizio nel lontano 1976 e nella mente del primo presidente Roberto Isidori che, già iscritto al Circolo Romano “La Manovella”, matura l’idea di fondare un’associazione nelle Marche; trova il dovuto sostegno nel suo compagno di scuola Gianmario Lazzarini che, non solo ne condivide l’idea, ma si adopera di individuare il numero di amici necessario perché la costituzione vada in porto. Così si concretizza l’elenco dei dodici soci fondatori: Paulette Berman, Fernando Caciorgna, Antonio Campetti, Luigi Cristini, Roberto Isidori, Gianmario Lazzarini, Giuseppe Lazzarini, Silvana Marzi, Cristina Monachesi, Gino Pallotta, Franco Principi, Francesco Rodi Morabito.
Essendo il primo sodalizio, Federato ASI, a nascere nelle Marche, è facile individuare il nome in “Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano”; di fronte alla necessità di trovare il simbolo, Roberto Isidori, già appassionato di auto Jaguar – la sua prima iscrizione risale al 1970 al “Jaguar Club” di Londra – nel corso del restauro di una delle sue automobili, individua il gallettone di una ruota che, opportunamente elaborato dalla sapiente matita di Egon Hanus, diverrà il marchio del sodalizio.
Federato ASI (Automotoclub Storico Italiano), il CAEM nel 1976, inizia la sua attività collaborando con il Circolo Romano “ La Manovella ” all’organizzazione della “Vernicino – Rocca di Papa” per proseguire nell’arco dello stesso anno all’allestimento della prima Mostra/Raduno a Villa Potenza di Macerata, con il supporto del Moto Club Settempedano e dell’ACI di Macerata. Da questo momento, per molti anni, si susseguono impegni sempre più importanti e qualificati che rappresentano e raccontano, a pieno titolo, il motorismo storico nelle Marche, raccogliendo appassionati e risvegliando sempre più l’interesse a recuperare e valorizzare un patrimonio a volte sottovalutato.
Camerino, Pollenza, Matelica, Fabriano, Morrovalle, San Severino Marche – fino al mare: Porto San Giorgio, Fermo, Potenza Picena, Recanati, Loreto, Ancona; sono solo alcune delle città che hanno ospitato manifestazioni d’auto e moto d’epoca del CAEM. Nel 1985 nasce il Rally dei Sibillini, manifestazione per auto a calendario ASI, che per sette anni rappresenta la manifestazione di punta del sodalizio. Nel 1988 “scende in pista” la rievocazione del Circuito del Chienti e Potenza per moto, ancora oggi in essere, ottenendo dall’ASI nel 2019 la “Pedivella d’Oro”.
La necessità di assicurare un certo numero di presenze, di collaborare tra club del centro Italia e l’esigenza di interrelazione, fanno in modo che nel 1988 venga organizzata la prima edizione del “Friendship”, manifestazione che si svolge ogni anno in una sede diversa, organizzata dai sodalizi federati e che trova un’esultante risposta.
Trascorrono gli anni, si lavora sempre con molto entusiasmo, i risultati si misurano dalla riuscita degli eventi, dal numero dei soci iscritti, dalle partecipazioni sempre più qualificate, dall’enorme e costante impegno della segreteria di soddisfare le esigenze dei soci e dell’ASI. Negli anni novanta nascono: “ La Due Giorni del Conero”, e “Il Giro delle Abbazie”. Ma è obiettivo del CAEM far nascere un evento che possa riunire caratteristiche di qualità diverse: una partecipazione selezionata, un percorso interessante, un nome importante che dia ulteriore lustro ai quasi venti anni di attività che il CAEM ha svolto. Dopo innumerevoli proposte di soci, di amici, di conoscenti, di vecchi appassionati, si prende la decisione, in collaborazione con l’ACI di Macerata, che nell’arco degli anni ha sempre sostenuto le attività del CAEM, di far nascere il “Trofeo Scarfiotti”, ripercorrendo la “Sarnano – Sassotetto”. Una classica che fu teatro delle passate edizioni dell’europeo della montagna, regno incontrastato del “pilota gentiluomo” Lodovico Scarfiotti. L’idea riscuote il meritato successo.
Si inizia questa avventura con l’entusiasmo di avere in qualche modo legato il nome del grande pilota marchigiano ad una manifestazione del CAEM e la consapevolezza che tutto deve essere gestito con la massima professionalità. La prima edizione è datata 1996. Come tutte le nuove iniziative, c’è bisogno di un minimo di rodaggio, (i cultori delle auto d’epoca ne sono pienamente consapevoli), l’evento trova gradatamente la piena affermazione. Edizione dopo edizione, fino ad ottenere nel 2002, la prima “Manovella d’Oro” riconoscimento dell’ASI per le migliori manifestazioni di categoria. Dieci le “Manovelle d’Oro” conseguite, l’ultima nel 2019, otto i “Premi Speciali” e un “Encomio” sono i premi conseguiti dal “Trofeo Scarfiotti”. Accostare una manifestazione ad un nome illustre è un fatto sicuramente di grande prestigio e soddisfazione, ma il CAEM è andato oltre, legando in via ufficiale il nome dell’illustre pilota al proprio sodalizio, con la nuova denominazione “Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano Lodovico Scarfiotti”.
Quarantatre anni, da quel lontano 1976, sono trascorsi, e il Sodalizio sempre attivo e mosso da quella passione che è l’elemento propulsore, il 2019, nel bicentenario della stesura de “L’Infinito” di Leopardi, ripercorre la Rievocazione del “Circuito dell’Infinito” una corsa per moto degli anni ’20 a Recanati. La manifestazione ha fatto ottenere al CAEM un“Encomio” per l’attività culturale promossa nell’anno.
Tanti gli incontri promossi per ricordare i Piloti del nostro territorio, come nei “Memorial Sesto Leonardi”, come anche la particolare attenzione al Sociale, nell’incontro “Viaggiare…Insieme” trascorrendo una giornata con gli amici dell’Istituto di Riabilitazione del Santo Stefano.
Passione, cultura e spirito di collaborazione sono i valori che guidano il CAEM oggi e nel futuro, soprattutto in funzione del grande nome al quale ci si è orgogliosamente legati: Lodovico Scarfiotti