Colpito dal Coronavirus, l’82enne maceratese Lauro Micozzi è venuto a mancare nei giorni scorsi. Proprio oggi avrebbe compiuto il suo 83° anno. Per gli appassionati di motociclismo e di motorismo d’epoca è un triste addio ad un personaggio molto conosciuto nell’ambiente, che ha dedicato buona parte della vita allo sport ed alla passione per il motorismo storico, prima da giovanissimo appassionato negli anni cinquanta in officina, poi da spettatore e pilota negli anni sessanta nelle gare marchigiane e nazionali fino a metà degli anni ottanta con notevoli risultati sportivi. Ha diviso il suo lavoro di autotrasportatore con la sua passione di sempre. Nel 1988 ha ripreso casco e tuta, trascinato dagli amici, per misurarsi ancora nelle gare di moto d’epoca, una passione per i mezzi storici che lo ha portato ad essere socio attivo del CAEM/Lodovico Scarfiotti e a raccogliere tante moto importanti, molte da competizione, fino ad allestire un vero e proprio museo nel quale ha preferito, tra importanti modelli di produzione italiana, gli esemplari della casa bolognese Ducati. Nelle numerose avventure in pista, è stato attivo con le Ducati 750SS carter tondo e carter quadro, senza disdegnare le varie Guzzi V7 Special e Sport, Laverda 750SFC, Aermacchi-Harley Davidson 250, Bimota HB1, Honda 125 e Ducati dalle 250cc alle 1000 ed è anche stato preparatore per le gare di moto storiche. A metà degli anni novanta è stato anche al seguito di importanti team privati italiani del motomondiale con varie mansioni tra le quali quelle di autista. Per il suo Museo “Micozzi Moto Storiche” si è dedicato al restauro di numerosi mezzi, recuperando anche la sua Laverda venduta a metà anni settanta e ritrovata dopo un decennio. Presso la sede dove ha esposto i suoi mezzi, in Via Giovanni Di Pietro a Macerata, aveva provveduto in ottobre a sottoporre ai tecnici ASI diverse moto della sua collezione ad una seduta di omologazione. Stefano Antoniazzi, presidente della Commissione Moto ASI, raggiunto telefonicamente dal presidente del CAEM/Scarfiotti Roberto Carlorosi ne ha ricordato la purezza, la conoscenza motoristica e la piacevolezza dell’incontro, rammaricandosi di non aver potuto consegnargli in tempo i certificati Targa Oro dei suoi splendidi mezzi. Il Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano/Lodovico Scarfiotti lo ricorda come socio appassionato ed invia le condoglianze ai suoi familiari.
ufficio stampa CAEM/Scarfiotti – Giuseppe Saluzzi – 2 febbraio 2021