Fabriano – Con la 24^ edizione si chiude il ciclo dei raduni di auto d’epoca dedicati dal club Caem-Lodovico Scarfiotti alla scoperta delle abbazie delle provincie centrali delle Marche. In questa occasione si è arrivati a visitare l’Abbazia di S. Emiliano in Congiuntoli, appena fuori regione, nel primo fazzoletto di terra umbro a pochi passi dalla città della carta. La giornata si è aperta nel centro di Fabriano con l’arrivo presso i Giardini Pubblici di una sessantina di equipaggi, dal pesarese, dall’anconetano e dal maceratese, oltre che dalle province di Perugia e Terni.
Due le visite in città che lo staff organizzatore ha inserito nel programma, entrambe in pieno centro: il Museo del Pianoforte Storico e del Suono, frutto dell’impegno e dell’ingegno del maestro Claudio Veneri, ed il Museo dei Mestieri in Bicicletta, ideato dal collezionista Luciano Pellegrini, socio del club. Le due visite hanno riscosso grande consenso ed ammirazione da parte dei partecipanti. E’ stata un’ulteriore dimostrazione che con la passione e l’amore per le tradizioni, la storia, le arti ed i mestieri, il patrimonio che si può mettere a disposizione degli interessati e delle nuove generazioni è davvero infinito. Notevoli sia la dimostrazione musicale e la ricchezza degli pianoforti esposti, sia la ricca ricostruzione storica degli innumerevoli mestieri praticati su delle minuscole e spartane biciclette.
La lunga teoria delle auto d’epoca si è poi diretta presso il vicino confine della regione per raggiungere il territorio di Scheggia, dove l’Abbazia di S. Emiliano in Congiuntoli è stata una bella scoperta soprattutto per la storia che racchiude. Il sito si raggiunge lasciando Fabriano verso Sassoferrato, poi prendendo la direzione per Scheggia. L’abbazia di S. Emiliano si trova nella confluenza dei fiumi Sentino e Rio Freddo e risale al X/XI secolo quando venne edificata per raccogliere i resti del soldato martire Emiliano dell’esercito imperiale romano caduto in nord-Africa. E’ stata poi ampliata nel XIII secolo dai templari del vicino Monte Cucco. Dalle dimensioni imponenti e dallo stile romanico-gotico, l’abbazia ospita la suggestiva riproduzione di un affresco di grandi dimensioni di scuola giottesca, asportato ad inizio novecento per essere esposto in un museo.
La manifestazione si è conclusa all’Hotel Gentile, con il pranzo, i saluti del presidente del Caem Roberto Carlorosi, di tutto il Consiglio Direttivo e la consegna di un omaggio personalizzato per l’evento da parte del maestro cartaio Sandro Tiberi, che con un video ha deliziato i presenti sulla tradizionale produzione della carta pregiata, che ha reso Fabriano celebre in tutto il mondo.
Ufficio stampa CAEM – Giuseppe Saluzzi