SAN SEVERINO – In passato più volte il Caem, Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano, ha donato defibrillatori portatili ad operatori della sanità, comuni e associazioni sportive nel corso delle ormai storiche “passeggiate” a bordo delle vecchine perché il sodalizio presieduto dal settempedano Pietro Caglini, aldilà dell’aspetto ludico-ricreativo che la passione per le auto e moto d’epoca può suggerire, non ha mai perso il contatto con la realtà quotidiana. Fatta sì di momenti di divertimento e passione comune per il mondo dei motori ruggenti di una volta, ma anche dei problemi con cui, purtroppo, si deve convivere. Fra cui quelli relativi alla sfera della salute. Questa volta l’intervento del Caem ha avuto un target particolare, il mondo dei bimbi. Quello che oggettivamente sta più a cuore a tutti. Un breve giro di telefonate e l’incontro è divenuto realtà. Martedì scorso, 15 settembre, a mezzogiorno, la piccola spedizione del Caem, guidata dal numero uno Caglini, ha avuto l’opportunità di incontrare all’ospedale Salesi del capoluogo dorico lo staff sanitario del prof. Virgilio Carnielli, direttore dell’Unità di Terapia intensiva neonatale del Salesi, per donare un apparecchio videolaringoscopio C-MAC STORZ per neonati, con relativo collaudo dei tecnici della ditta fornitrice Uromed. Il macchinario consente di effettuare nei neonati, soprattutto se prematuri, una manovra detta “intubazione”, necessaria per connetterli al respiratore automatico. Grazie al videolaringoscopio la manovra risulta più agevole, anche nei casi di associate malformazioni della bocca. Inoltre le immagini possono essere registrate, sia per essere condivise con altri sanitari, sia anche per essere utilizzate a scopo didattico a beneficio di altri colleghi o di studenti. A ringraziare il Caem nel ricevere il videolaringoscopio erano presenti il dr. Cristiano Flumini, l’anestesista dr. Gianfranco Camilletti, la dott.ssa Clementina Rondina e la caposala Annarita Galeazzi. Dopo i tanti successi mietuti sulle strade, il Caem realizza la vittoria più bella. Quella che può contribuire a salvare una giovanissima vita.
Add. stampa Luca Muscolini