SAN SEVERINO – Dopo la 32^ edizione della Mostra Scambio, che ha sancito la proficuità di un evento particolarmente gradito ai cultori delle auto e moto d’epoca per l’annuale restyling delle amate “nonnine”, l’attività stagionale del Caem del presidente Pietro Caglini si è conclusa, come da copione, con la consueta cena sociale che quest’anno ha avuto, come teatro, lo storico palazzo Carradori di Montefano. A cui hanno presenziato i vertici dell’Asi, l’Automotoclub storico italiano. In particolare è stata gradita la partecipazione del presidente Roberto Loi, che ha potuto così rendere note le prossime mosse a livello politico riguardo alla decisione da parte della Camera della “tassa di proprietà estesa ai mezzi dai 20 ai 30 anni che – ha puntualizzato l’avvocato Loi con un pizzico di ironia – non risolleverebbe certamente le sorti dell’Italia ma, anzi, produrrebbe un accantonamento di mezzi che molti non potrebbero più permettersi. Giocheremo le nostre carte al Senato – ha anticipato il numero uno dell’Asi – affinché da parte dei nostri governanti si ritorni sulla decisione. E comunque l’Asi garantirà ai soci gli stessi contributi per altri due anni. Rimbocchiamoci però le maniche perché soltanto così potremo uscire dalla situazione di crisi”. Dello stesso avviso il consigliere federale Benito Battilani, secondo il quale “la tassa di proprietà non genererebbe movimento. In un momento di crisi economica come quello attuale bisognerebbe invece dare vitalità all’indotto. Pensate quante persone lavorano per far sì che vecchie auto o moto possano tornare come erano un tempo. Insomma, con l’estensione della tassazione sui mezzi d’epoca si taglierebbero le gambe a tanti meccanici e carrozzieri perché i possessori di molti mezzi se ne priverebbero, rottamandoli”. Passando al sodalizio del presidente Caglini, Battilani ha sottolineato “la bontà dell’apparato organizzativo di un presidente esperto e preparato come il numero uno settempedano del Caem”. “Qua torniamo sempre volentieri – ha aggiunto Roberto Sarzani, presidente della Commissione tecnica dei trasporti civili dell’Asi – tanto più io che sono di Jesi e quindi – ha concluso sorridendo, facendo gli auguri ai presenti – gioco in casa”. Fra gli altri ospiti, il coordinatore per le Marche della commissione tecnica auto, Pino Nardi; quindi Luigi Scarfiotti, figlio dell’indimenticato Lodovico, a cui il circolo è intitolato, e la storica firma di Corriere dello Sport/Stadio, Renato D’Ulisse, che ha ricordato Lodovico Scarfiotti come “un pilota elegante e di grande signorilità. Di lui fu messa in dubbio la vittoria al Gran Premio di Monza ma vi assicuro che alla media di 225 km/h. non ci furono ombre sul suo successo”. Alla cena sociale hanno preso parte anche i rappresentanti di altri sodalizi delle auto e moto d’epoca: il Chc di Cesena, il Campe di Porto San Giorgio, il Camsa di Ancona, il Cimae di Jesi, l’Auto Club Storico Pesaro e La Manovella del Fermano. Con i consueti amici della G.M. Meccanica, Tecno Stampa, Casalis Douhet, a cui si sono uniti gli auguri a distanza della Cabi gomme di Tolentino. “Abbiamo vissuto un altro anno denso di avvenimenti, sette organizzati da noi – ha commentato al termine il presidente del Caem, Caglini -; per il futuro meno spazio ai cronometri e maggiori aperture alla cultura”. Per far crescere di spessore un movimento che annovera centinaia e centinaia di soci in tutte le Marche e che continua ad essere vivo e vivace.
Add. stampa Luca Muscolini