SAN SEVERINO – Non ci saranno stati i premi Nobel del cinema Jeremy Irons e Adrien Brody, la figlia di Picasso Paloma, il nipote di Ayrton Senna Bruno, o fuoriclasse del volante come Jacky Ickx, recenti protagonisti alla Mille Miglia che è transitata sulle strade della provincia con qualche giorno di anticipo, ma lo spettacolo per gli appassionati delle quattro ruote d’epoca non è assolutamente mancato. “Al 21° Giro delle Abbazie – esordisce scherzando il presidente del Caem, Pietro Caglini – il sole è risultato già un mezzo successo, vista la… neve dello scorso anno nel raggiungere l’abbazia di Sant’Eutizio a Preci, in Umbria. A parte il tempo, invitante, abbiamo voluto dare l’ennesima prova di quante bellezze offrono le Marche con l’iniziale breve visita alla Collegiata di Sant’Urbano, accanto al Palazzo comunale, dedicata al Santo patrono ed eretta nel 1632”. In quella stessa piazza Baldini in cui i piloti accorsi alla manifestazione hanno potuto gustare le leccornie e le bevande messe a disposizione dall’esercizio di Franca Borioni. “Inoltre – aggiunge Caglini – abbiamo mostrato ai numerosi concorrenti la bellezza ancora più antica dell’abbazia di Sant’Elena a Serra San Quirico. Fondata nel 1005 da San Romualdo, divenne la più importante abbazia benedettina della vallesina, tanto che nel XII secolo vantava il possesso di circa 50 chiese e 10 edifici fra castelli e ville. Sant’Elena è una vasta costruzione romanico-gotica in blocchetti di pietra”. “All’interno della quale – ha avuto modo di far notare il simpatico sacerdote promotore della rinascita della struttura, don Lucio Carpiceci – ci sono colonne con tutti capitelli diversi lungo le tre navate. Sono 50 anni che sono qua, pur essendo originario di Pievebovigliana, e grazie agli abitanti del luogo è stato possibile rivitalizzare il luogo sacro. Ma ora scusatemi. Mi devo preparare perché nel pomeriggio ho quattro coppie di sposi…”. Dopo l’abbondante pranzo “Da Francesco” a San Vittore di Genga, alcuni piloti hanno optato per una passeggiata “digestiva” alle Grotte di Frasassi prima del rientro. Fra gli esemplari di spicco presenti alla kermesse sportivo-culturale la Lancia Appia Zagato del 1962 di Mario Beccerica “che, oltre ad essere uno dei 199 esemplari in circolazione – ha sottolineato il socio del Caem – ha la particolarità di essere giunta a Capo Nord con il precedente proprietario da cui l’ho acquistata otto anni fa”. Un record nel record. “In attesa – conclude il numero uno del Caem, Caglini – della nostra gara più blasonata, il 19° Trofeo Scarfiotti a ricordo del campionissimo a cui il nostro sodalizio è intitolato, in programma dal 20 al 22 giugno con quartier generale Sarnano”.
Add. stampa Luca Muscolini